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ANNA DOLFI

Anna Dolfi ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea nelle Università degli Studi di Trento e Firenze ed è Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nei suoi studi unisce al rigore della filologia una spiccata passione per la riflessione filosofica e per i problemi metodologici e formali. Tra i maggiori studiosi di Leopardi e di leopardismo, si è occupata di narrativa e poesia del primo Novecento (Deledda; Graf, Onofri…) e del secondo Novecento (Bassani, Dessí, Tabucchi…; Bodini, Caproni, Luzi…), dedicando una particolare attenzione all’ermetismo e ai suoi protagonisti (sia sul versante creativo che su quello critico). Ha progettato e curato volumi di taglio teorico e comparatistico dedicati alle «Forme della soggettività» sulle tematiche del journal intime, della scrittura epistolare, di malinconia e malattia malinconica, di nevrosi e follia, di alterità e doppio nelle letterature moderne, e raccolte sul tema dello stabat mater, sulla saggistica degli scrittori, la riflessione filosofica nella narrativa, il non finito, il mito proustiano, le biblioteche reali e immaginarie, il rapporto tra notturni e musica, letteratura e fotografia, ebraismo e testimonianza. Si occupa da anni, con un forte interesse anche per le implicazioni storico-ideologiche, della relazione tra modernità, letteratura e malinconia e del rapporto tra etica e scrittura.

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